I MIGLIORI ALBUM DEL 2012

ECCO INVECE LA CLASSIFICA DEI 20 MIGLIORI ALBUM DEL 2012 SECONDO IL PARERE "INSINDACABILE" DELLO STAFF DI DISCHINPIAZZA. 

BATTUTE A PARTE RESTANO FUORI ALCUNI ALBUM CHE NEL CORSO DELL'ANNO SONO MOLTO PIACIUTI E CHE ABBIAMO ASCOLTATO TANTO, MA INSOMMA LE CLASSIFICHE COME BEN SAPETE RICHIEDONO CAPACITA' DI SINTESI E SONO FATTE SOPRATTUTTO PER FARE DISCUTERE...

 

 

Dopo l'ottimo esordio di "Sigh no more" si riconfermano con il loro mix di folk rock e ballad assolutamente irresistibile.

 

 

 

Il soul della nuova decade è lui, tra Curtis Mayfield e Terry Callier. E in più con una voce eccellente.

Imperdibile!

 

 

 

 

In compagnia di uno dei nuovi nomi del panorama americano Byrne rivitalizza la lezione dei Talking Heads.

 

 

 

I ragazzi di Brooklyn si confermano grandi cesellatori di canzoni pop. Ricercatezza e vocalità non comuni restano il loro marchio.

 

 

 

Sempre superlativi dal vivo, stavolta fanno centro anche in studio.

Il loro album migliore dai tempi di "Before these crowded streets".

 

 

 

 

Pochi sanno scrivere come scrive ancora lui e pochissimi hanno il suono che ha ancora lui. Inarrivabile ed inimitabile!

 

 

 

 

Comunque si presenti lui è un bluesman dentro, e anche se dal rosso (e nero) passa al blu vintage il risultato non cambia!

 

 

 

 

Vale un po' lo stesso discorso di Dave Matthews, finalmente un disco in studio che convince in pieno, e poi il Boss è il Boss...

 

 

 

 

La lezione dei Beatles acidi e del rock psichedelico dei 60's rivisitata da questo gruppo australiano di cui si parlerà molto in futuro...

 

 

 

Grandi cavalcate elettriche, il suono sporco dei Crazy Horse. E coraggio da vendere. Impareggiabile Neil!!

 

 

 

 

Il miglior album di Mark da solista, tra blues folk e grandi ballate. Grandi canzoni suonate in modo superlativo!

 

 

 

     Dopo un primo grande album fanno ancora centro! Meno Zeppeliniano e meno diretto, ma con una maggiore maturità e più varietà.

Grande conferma!

 

 

La migliore nuova voce femminile del panorama rock. E ancora echi di 60's e 70's. Dischi come questo ci dicono che il rock è vivo!

 

 

 

 

La grandezza sta spesso nella semplicità e i tre ragazzi inglesi lo dimostrano.

Che poi, se ascoltate bene, tanto semplice poi non è...

 

 

In libera uscita dai Black Crowes, Robinson si tuffa nella psichedelia alla Grateful Dead e il risultato è tanto inaspettato quanto lusinghiero. Liquido!

 

 

 

Con quella voce potrebbe cantare l'elenco del telefono di Helsinky...Ma oltre a questo c'è tanta sostanza e anche qualche novità nel suo sound.

 

 

In tanti dicono che da 25 anni fa sempre lo stesso disco, ma quando ti presenti con questi pezzi e questa classe come puoi resistere?

 

 

 

I Calexico tornano al loro suono abituale e si spingono ancora di più verso l'amato Messico.

Centro pieno!!

 

 

 

 

 

L'età non conta, conta un'anima immensa, una voce superba, un pugno di grandi canzoni e un suono che molti giovani autori si sognano. Intenso!

 

 

 Le critiche verso Manuel Agnelli e soci sono spesso spietate, ma per me il rock targato Italia è ancora soprattutto il loro.

Lunga vita!