29 ottobre 2012

LE FELPE DISCHINPIAZZA.

E' ARRIVATO IL FREDDO.
E SONO ARRIVATE ANCHE LE FELPE.
UOMO, DONNA E RAGAZZO.

  

Felpa con cappuccio e
tasconi grigia con bandiera americana.
€ 29,90







Felpa con cappuccio e tasconi bianca
"Una notte da leoni"
€ 34.90






Felpa con cappuccio e tasconi da ragazza con bandiera inglese.
€ 29,90







Felpa con cappuccio grigia
"AC/DC Back in black"
€ 34,90






Felpa bianca con cappuccio 
"Heidi Klum"
34,90




  

Felpa con cappuccio e tasconi rossa 
"Duff"
€ 31.90






Felpa con cappuccio e tasconi grigia
"Duff"
€ 31,90






Felpa con cappuccio e tasconi nera
"Pulp fiction"
€ 34,90






Felpa ragazza bianca
con collo largo
"Faccio shopping da una vita..."
€ 26,50





Felpa ragazza bianca
con collo largo
"La mamma mi ha fatto bellissima"
€ 26,50



  

Felpa ragazza bianca
con collo largo
"Il meglio deve ancora venire"
€ 26,50





Felpa con cappuccio e tasconi nera
"Super Mario"
€ 29,00






Felpa bianca  con cappuccio
"Union Jack vintage"
€ 34,90







Felpa bianca con cappuccio
"U.S.A. flag vintage"
€ 34,90





  
Felpa con cappuccio tasconi e zip nera
"Monster energy"
€ 32,50







Felpa con cappuccio tasconi e zip colore chocolate
con teschio grigio
€ 34,90




  

Felpa con cappuccio tasconi e zip colore chocolate
con teschio mimetico
€ 34,90






Felpa con cappuccio e tasconi 
Meme "I'm the king"
€ 29,90






Felpa con cappuccio e tasconi
"Meme - tavola rotonda"
€ 29,90






Felpa bianca con cappuccio e tasconi
"Da domani faccio la brava"
€ 29,90






Felpa con cappuccio e tasconi gialla
"Spongebob"
€ 26,90






Felpa con cappuccio e tasconi
"Pippi calzelunghe"
€ 26,90






Felpa bianca con cappuccio e tasconi
"One direction"
€ 29,90 

26 ottobre 2012

MATTEO TONI "SANTA PACE"

ECCOVI UNA BELLA RECENSIONE DI UN NUOVO ALBUM DI UN MUSICISTA MODENESE CHE MERITA TUTTA LA VOSTRA ATTENZIONE. MATTEO E' UN OTTIMO CHITARRISTA SLIDE E SCRIVE TESTI INTELLIGENTI (IN ITALIANO, COSA DA NON SOTTOVALUTARE PER CHI FA COSE COME LE SUE). "SANTA PACE" MERITA TUTTE LE LODI CHE GLI VENGONO FATTE, NON SOLO PERCHE' MATTEO E GIULIO (IL SUO VALENTE BATTERISTA) SONO AMICI, MA PERCHE' NEL PANORAMA ITALIANO HANNO UNA PROPOSTA INTELLIGENTE, INNOVATIVA E CORAGGIOSA.


7/10

Matteo Toni

Santa Pace

 Mat­teo Toni è un ra­gaz­zo­ne mo­de­ne­se di 37 anni che ama stare ac­coc­co­la­to su uno sga­bel­lo, me­glio a piedi nudi, con una slide gui­tar po­sa­ta sulle gambe. Que­st’im­ma­gi­ne, in Ita­lia, è una ra­ri­tà pres­so­ché as­so­lu­ta: al­l’o­rec­chio, poi, la sin­go­la­ri­tà è ri­ba­di­ta. Eva­den­do dai con­fi­ni della pe­ni­so­la, al con­tra­rio, l’ac­co­sta­men­to (in­gom­bran­te) con Ben Har­per è fa­ci­le, ine­vi­ta­bi­le; fare di Toni un mero di­sce­po­lo del­l’a­me­ri­ca­no, tut­ta­via, sa­reb­be scor­ret­to, oltre che fuor­vian­te. Il gra­vo­so raf­fron­to calza solo di rado: nei mo­men­ti dal re­spi­ro soul-rock, in al­cu­ni ar­peg­gi più lim­pi­di. Ma Mat­teo Toni e il bat­te­ri­sta Giu­lio Mar­ti­nel­li – che ma­ni­fe­sta­no la loro arte in ita­lia­no, e que­sta è già una na­tu­ra­le dif­fe­ren­za di non poco conto – esplo­ra­no per­so­na­li, spe­ci­fi­ci oriz­zon­ti, co­lo­ra­ti da to­na­li­tà nuove. Il pa­ra­go­ne con Har­per fa parte, dun­que, di un gio­chi­no pue­ri­le che si serve del con­fron­to come esclu­si­va oc­ca­sio­ne di clas­si­fi­ca­zio­ne o di even­tua­le scre­di­ta­men­to, senza com­pren­de­re che un’i­spi­ra­zio­ne, poi, può in­tra­pren­de­re per­cor­si pro­pri.
Il primo ep di Toni, usci­to nel 2011, con­ta­va cin­que soli brani, un as­sag­gio. De­no­ta­va una ma­te­ria grez­za, acer­ba, che ne­ces­si­ta­va an­co­ra di pla­smar­si, pren­de­re forma, as­su­me­re con­tor­ni: pur ri­ma­nen­do nel me­de­si­mo solco, Toni giun­ge per­ciò a quasi com­ple­ta ma­tu­ra­zio­ne con il nuovo disco, Santa Pace, raf­for­zan­do la sua ri­cer­ca di “calma in­te­rio­re”, la stes­sa che lo spin­se ad ab­ban­do­na­re il suo pro­get­to pre­ce­den­te (i Sun­gria), de­di­to al funk-reg­gae. Santa pace come il terzo brano del­l’al­bum, ma anche come “Pre­ghie­ra alla tran­quil­li­tà di vi­ve­re le cose”, nella loro im­me­dia­tez­za e nella loro veste es­sen­zia­le: una va­gheg­gia­ta sem­pli­ci­tà per­va­de in­fat­ti tutto il disco, si ri­ver­be­ra di con­ti­nuo nelle ar­mo­nie e nei con­cet­ti. Dalla mi­sce­la di in­gre­dien­ti in pos­ses­so di Toni e Mar­ti­nel­li – si va dal reg­gae al rock più puro, con un piz­zi­co di blues e di pop – po­treb­be na­sce­re un piat­to trop­po far­ci­to, per­ciò ano­ni­mo e in­sa­po­re. Il do­sag­gio degli ele­men­ti è in­ve­ce mi­su­ra­to con sa­pien­za: l’e­si­to è una pie­tan­za agro­dol­ce, de­li­ca­ta o esplo­si­va a se­con­da dei mo­men­ti. Que­sta con­sa­pe­vo­le bi­va­len­za, pre­sen­te tal­vol­ta al­l’in­ter­no di uno stes­so brano, non è male amal­ga­ma­ta: i trat­ti lu­mi­no­si, rag­gian­ti (nella mu­si­ca e nelle li­ri­che) la­scia­no il posto a temi più cupi, spor­chi e sab­bio­si senza che que­sto scar­to crei ec­ces­si­vo di­so­rien­ta­men­to.
È con la se­con­da parte del disco che at­mo­sfe­re di­ste­se e me­lo­di­che sop­pian­ta­no le trac­ce ru­vi­de e vi­sce­ra­li che im­pe­ra­va­no agli inizi. La voce spes­so tre­man­te, af­fia­ta­ta coi vi­bra­ti della chi­tar­ra, si li­be­ra in testi senza fron­zo­li, di­sin­can­ta­ti e quasi ti­mi­di, che però scan­sa­no abil­men­te ba­na­li­tà in que­sti casi sem­pre die­tro l’an­go­lo. Per­ciò bal­la­te quali Alle quat­tro del mat­ti­no (con­ti­nua­zio­ne del pezzo pre­ce­den­te) o Acqua del fiume non sono mai brani piat­ti e scon­ta­ti, anzi si col­lo­ca­no tra gli epi­so­di mi­glio­ri del­l’in­te­ro album. Ep­pu­re gli echi ru­vi­di e sur­rea­li (Bruce Lee vs Ka­reem Ab­dul-Jab­bar) e i re­spi­ri blues di Isola nera apro­no pre­po­ten­te­men­te il disco. Il brano omo­ni­mo del­l’al­bum, as­sie­me Alle quat­tro del po­me­rig­gio, ri­ve­la l’af­fla­to reg­gae ap­par­te­nen­te al re­tag­gio di Toni, che poi si perde nella me­ra­vi­glia e nello stu­po­re dei ri­cor­di (I pro­vin­cia­li di nuoto). Slide evo­ca­ti­vi, in­ve­ce, co­ro­na­no la flut­tuan­te Me­lo­dià e il fi­na­le scin­til­lan­te di Fi­da­ti. Nel gran­de con­ge­do, Il canto di Va­len­ti­na, Toni in­vo­ca “pa­zien­za” e “spe­ran­za”: sono en­tram­be doti che egli dovrà col­ti­va­re per af­fio­ra­re da un pa­no­ra­ma mu­si­ca­le ita­lia­no a trat­ti trop­po spen­to e asfit­ti­co. La luce ac­ce­sa è quel­la buona, la sua mu­si­ca è qual­co­sa di di­ver­so, di in­con­sue­to, che non im­boc­ca stra­de bat­tu­te (po­treb­be anzi fab­bri­car­ne di nuove), ma calca sen­tie­ri in­so­li­ti. E lo fa a piedi nudi, con una chi­tar­ra slide sulle gambe, la voce tre­man­te e tal­vol­ta con un’ar­mo­ni­ca in bocca, in quel­la pa­ci­fi­ca sem­pli­ci­tà che a volte è mi­glio­re di ogni or­pel­lo.



25 ottobre 2012

I VINILI DISCHINPIAZZA


ECCOVI UNA VELOCE CARRELLATA DI ALCUNI DEI VINILI RIASSORTITI NEGLI ULTIMI TEMPI. OVVIAMENTE ANCHE IN QUESTO CASO LA SCELTA E' BEN PIU' VASTA, MA PER POTERE VEDERE TUTTI GLI LP...VI ASPETTIAMO QUI IN NEGOZIO.




AC/DC
"Highway to hell"








ADELE
"21"





  

THE ALAN PARSONS PROJECT
"The turn of a friendly card"






ALLMAN BROTHERS BAND
"Eat a peach"








ARCTIC MONKEYS
"Humbug"








BAND OF HORSES
"Infinite arms"








THE BLACK CROWES
"Warpaint live"




  


THE DOORS
"Morrison hotel"







DAVID CROSBY
"If i could only remember my name"







BILLIE HOLIDAY
"All or nothing at all"









DEPECHE MODE
"Exciter"





  


MACEO PARKER
"Funky music machine"







GENESIS
"Foxtrot"







LEONARD COHEN
"Songs of love and hate"







P.J.HARVEY
"To bring you my love"





   

BLOOD SWEAT & TEARS
"Child is father to the man"







KISS
"Monster"








COLDPLAY
"Parachutes"








TIM BUCKLEY
"Happy sad"





  

JEFF BUCKLEY
"Grace"









PINK FLOYD
"Wish you were here"






M.BLOOMFIELD
AL KOOPER
STEPHEN STILLS
"Super session"





 


TOOL
"Opiate"








FLEET FOXES
"Helplessness blues"








JACQUES BREL
"Ne me quitte pas"








THE BLACK KEYS
"El camino"







DAVID BYRNE
ST.VINCENT
"Love this giant"








SYD BARRETT
"The madcap laughs"





   


CHEMICAL BROTHERS
"Further"







JOHNNY CASH
"At San Quentin"








THE CLASH
"London calling"





  


LE ORME
"Uomo di pezza"





 


JIMI HENDRIX
"Axis: bold as love"





 


JEFF BECK
"Truth"






CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL
"Chronicle"







GIL SCOTT-HERON
"The revolution will not be televised"








THE CURE
"Seventeen seconds"








CURTIS MAYFIELD
"Superfly"







DEAD CAN DANCE
"Anastasis"







DREAM THEATER
"Black clouds & silver linings"






EMERSON LAKE & PALMER
"Pictures at an exhibition"




  


BOB DYLAN
"Tempest"